Quella che vedete qui sotto rappresentata è la mappa concettuale della mia memoria. La prova numero 4 dell’esame di didattica della matematica consisteva, infatti, nel descrivere dove ciascuno di noi memorizza appuntamenti, date importanti ma anche conoscenze ed abilità.
Durante questi 4 anni di studio l’argomento della memoria è stato affrontato più volte anche se solo da un punto di vista prettamente anatomico e funzionale. Un aspetto fondamentale da sottolineare che l’apprendimento sarebbe inutile se non avessimo la capacità di conservare nella mente ciò che abbiamo appreso per poterlo riutilizzare in un momento successivo in relazione alle esigenze ambientali e personali. La memoria può essere definita cm la capacità di conservare nel tempo le informazioni apprese e di recuperarle, quando servono, in modo pertinente. Essa è un sistema in continuo divenire dal momento che può essere considerata come un processo attivo e dinamico. La memoria, però, non è una fotocopia della realtà poiché dando vita a un processo di elaborazione delle informazioni, essa implica in ogni caso un certo grado di distorsione rispetto a una visione oggettiva della realtà. Essa è,inoltre, limitata sia in termini quantitativi (ossia il numero di informazioni che possiamo immagazzinare) sia in termini di durata (molti apprendimenti decadono dopo un certo periodo di tempo); questo rappresenta un problema solo in parte risolto dalla moderna tecnologia perché una volta che salviamo dei documenti in qualche memoria del computer essi rimangono per sempre – anche se li cancelliamo rimane sempre qualche traccia nell’hard disk- ma anche queste memorie hanno una capacità massima oltre la quale non si può andare.
Sapete che abbiamo 2 memorie???No, non sono pazza…perché non mi volete credere?Leggete qui e ne avrete la prova….
Atkinson e Miller scoprirono l’esistenza della MBT e della MLT:
1- Memoria Breve Termine (MBT) — conserva le info per circa mezzo minuto e ha capacità limitata. Lo studioso Miller coniò l’espressione “magico numero sette più o meno due” per indicare la portata limitata di tale memoria. Infatti la MBT è in grado di conservare circa 7 unità di info ≠ dopo una singola presentazione senza ripetizione. Tale memoria è molto volatile a tal punto che la MBT può addirittura, in certe condizioni, durare solo 2 secondi. Per evitare il rapido deterioramento delle info esse vanno ripetute con frequenza per mantenerle presenti nel cuscino di reiterazione. Le info ripetute abbastanza a lungo vanno a finire nella memoria a lungo termine.
2- Memoria Lungo Termine (MLT) — nulla può essere qui presente se prima non è passato nella MBT; tuttavia la probabilità che il materiale contenuto in quest’ultima passi alla MLT dipende dalla reiterazione (ripetizione). Tale conservazione può durare alcuni anni, a volte tutta la vita. Gli studi recenti dimostrano che la MLT sia favorita dall’azione di una proteina che modifica i neuroni e potenzia la loro abilità a comunicare gli uni con gli altri soprattutto nell’ippocampo.
Allora, chi aveva ragione??? E sapete che esistono anche vari tipi di memoria?? Eccoli:
- M. procedurale — riguarda la conservazione delle abilità e delle procedure con cui fare le cose. Essa ha una forma implicita e valutabile solo attraverso l’esecuzione delle attività in oggetto. Esempio eclatante è andare in bicicletta: tutti sappiamo farlo ma nessuno lo sa spiegare!!!
- M. dichiarativa — concerne la conservazione delle conoscenze circa fatti che possono essere acquisite in una sola volta e che sono direttamente accessibili alla conoscenza.
- M. episodica — si riferisce alla capacità di memorizzare e recuperare eventi specifici e contiene informazioni spaziali e temporali che definiscono dove e quando l’evento ha avuto luogo.
- M. semantica — può essere considerata come un lessico mentale che organizza le conoscenze che una persona possiede circa le parole e gli altri simboli, i significati e le relazioni tra essi. Contiene, dunque, le info sul mondo in modo organizzato e astratto.
- M. autobiografica — indica la capacità di conservare le info e le conoscenze legate al sé a partire, di solito,dai tre anni (seconda infanzia). Tale memoria va considerata come una sorta di regia che attribuisce unitarietà e distintività alla nostra persona.
- M. retrospettiva — concerne la conservazione e il recupero di ricordi riguardanti fatti e ricordi del passato.
- M. prospettica — è la memoria per gli eventi del futuro.
Nella mappa ho invece mostrato come io organizzi i miei ricordi e quale supporto uso per facilitare il ricordo….C’è un problema però in tutto questo: conservo ricordi con talmente tanti supporti che alla fine non ricordo su quale ho salvato ciò che mi serve in quel momento!!!!
È pronta la cena….Buon Appetito anche a voi!!!!!!!