E’ tampo di bilanci

Siamo ormai giunti alla fine del corso; oggi c’è stata l’ultima lezione a cui, purtroppo, per un impegno famigliare, non ho potuto assistere.

Come sempre, alla fine di ogni corso, ritengo importante fare una breve riflessione personale per tirare un po’ le somme del percorso appena concluso anche in riferimento a quelle che erano le aspettative di partenza.

Le aspettative posso dire che sono state soddisfatte; quello che volevo e che mi attendevo, anche alla luce del corso del II anno, era un corso diverso dai soliti. Una disciplina in cui potessi veramente mettermi in gioco senza limitarmi a studiare solo concetti teorici senza avere un riscontro pratico.

Ho trovato molto utile e interessante la prova dell’analisi della funzione docente che mi ha permesso di confrontarmi realmente con un soggetto che attivamente lavora a scuola e che può essere portavoce di un esperienza veramente autentica. Sara, la nostra maestra modello della Scuola dell’Infanzia, ha messo in luce come sia veramente importante usare un approccio ludico alla matematica che permetta ai bambini di avvicinarsi a tale campo che, molto spesso, soprattutto con l’avanzare degli anni di scolarizzazione, crea ansia e addirittura, in alcuni casi, anche un odio per tutto quello che concerne il calcolo ed i numeri.

Particolarmente coinvolgente sono stati anche i laboratori di Didattica della Matematica 1  e 2 che hanno avvicinato, noi studentesse con l’indirizzo della Scuola dell’Infanzia, alla matematica fatta con i bambini più piccoli. I laboratori mi hanno offerto molte occasioni di riflessione e molti spunti anche per la mia futura carriera lavorativa. L’unico rammarico che ho, in relazione ai laboratori, è legato alle giornate in cui vengono svolti: venerdì e sabato quando ormai la stanchezza della settimana si fa sentire e la capacità di mantenere per molto tempo la concentrazione viene meno.

Ci siamo quasi….

Mancano davvero pochi giorni al pre – appello in cui il professor Lariccia valuterà i lavori individuali e collettivi del mio mitico gruppo delle Angels. Venerdì è ormai alle porte ma, diciamo, sono abbastanza tranquilla perché ho lavorato sodo in questi mesi e penso di aver fatto dei lavori ben fatti.

Confrontando il corso di quest’anno con quello di Matematiche Elementari da un punto di vista Superiore del II anno, devo dire che mi è piaciuto molto di più quello di quest’ultimo anno. Mi sono messa in gioco di più e ho imparato ad usare molto meglio e ad apprezzare programmi come QQ.Storie e Cmaptools che al secondo anno avevo solo iniziato a scoprire.

Il laboratorio di Didattica della Matematica, inoltre, mi ha permesso di cimentarmi con nuovi programmi e applicazioni per il computer che da sola, di mia iniziativa, non avrei mai scoperto. Voglio citare, tra tutti, due programmi particolarmente interessanti: Slimber e Piq.

Il primo è una sorta di Paint online in cui ci si può cimentare a disegnare e a creare capolavori artistici (non parlo mica dei miei disegni che non hanno nulla per renderli tali!!!!). A differenza di Paint, però, con questo programma posso rivedere come ho disegnato un determinato oggetto permettendo ad altri di copiarlo.

Piq, invece, è una specie di QQ.Storie online in cui i soggetti possono disegnare su una griglia di quadretti, di diverse dimensioni, quello che vogliono. Io, Moira e Cecilia (che non fa parte del gruppo Angels) abbiamo realizzato, con questo programma, la storia “Amici colori” per insegnare a bambini di 4 e 5 anni della Scuola dell’Infanzia, i colori primari e secondari.

Per vederla cliccate su: http://didalab1.wikispaces.com/BORRONI+Erika

Io e il cellulare: un legame indissolubile

Ciao,

come va??? Oggi volevo raccontarvi la storia del mio rapporto con il cellulare….un rapporto lungo e indissolubile…

La mia storia del computer inizia solo – dico solo perchè oggi tale relazione inizia più precocemente- quando andavo in terza superiore. Il mio primo cellulare mi venne regalato da mia Zia Doriana e da mio cugino Paolo a Natale. Era un vecchio simens griglio, molto compatto che potrei definire un cellulare di quella che, all’epoca, era l’ultima generazione. Riceveva già gli MMS e poteva scattare foto – con una telecamera non integrata che io, però, non avevo….

Questo primo cellulare venne, poi, sostituito in quinta superiore da un sansumg rosa, molto più piccolo e compatto del precedente….Non che il mio caro simens non andasse più ma il Natale mi ha portato un nuovo cellulare che mandò il simens in pensione…forse dire pensione è un pò esagerato perchè si prese solo una lunga vacanza perchè attualmente viene usato da mia mamma….

…il Natale dell’anno scorso mi ha portato un nuovo cellulare….ancora una volta un samsung ma, questa volta,  touch screen, nero con fotocamera  di 3.2 megapixel integrata….

Al di la dei modelli, però, io il cellulare lo uso, per lo più, per il suo uso originale…chiamare. A dir la verità, io non chiamo e non ricevo molte chiamate ma molti molti sms.

Il cellulare per me è un mezzo per comunicare sempre ed in qualsiasi momento con le persone con cui voglio tenermi in contatto.. Il fatto che preferisco gli sms alle chiamate è dato dal fatto che, oltre a essere più economici, sono anche più veloci da usare e non disturbano chi li riceve perchè può leggerli e rispondere quando può….

E voi che te pensate???Meglio gli sms o le chiamate???

Al vi ada ora il sondaggio…

Esame

Oggi ho caricato tutti i lavori per l’esame di Didattica della Matematica…

Abbiamo dato anche al professor Lariccia le credenziali per entrare in box.net per visualizzarli in modo che possa visionarli prima del preappello del 17 dicembre…

Speriamo vada tutto bene e che i lavori siano corretti…

Vi farò sapere…

Vado a nanna…Buonanotte!!!

Il genio della porta accanto -parte 2

Ciao,

ieri ho terminato l’intervista ad Alessandro, il mio genio della porta accanto…ho scoperto che è davvero un genio!!!!

L’intervista mi ha permesso di scoprire un sacco di cose nuove su di lui!!! Io non sapevo assolutamente che lui aveva scritto e venduto un programma di informatica con un amico…

Un pò lo invidio perchè è proprio un asso con il computer mentre io sono un pò impedita su certe cose…

Ho deciso…mi farò dare delle lezioni gratuite di informatica!!!

Non posso farmi sfuggire un’occasione così!!!

A proposito…

…Buon Giorno dell’Immacolata a tutti!!!!

Calendario Avvento

Vi segnalo un link per aspettare insieme il natale…il calendario dell’Avvento….

http://www.avvento.net/

Buon Avvento….

Io e il computer: una storia lunga lunga

Che fatica questa prova!!!Risalire alla mia infanzia ma, soprattutto, al mio primo incontro con il computer non è stato semplice. Per fortuna i miei genitori mi sono venuti incontro e, unendo i nostri ricordi, siamo riusciti a costruire la storia del nostro primo computer.

 

Il mio primo incontro con uno strumento “proto informatico” risale alla seconda infanzia quando giocavo con mia sorella al “Grillo Parlante”. Ora, pensandoci, ritornano alla mente tante parole e tanti pomeriggi passati a litigare con mia sorella per averlo. Chissà che fine ha fatto quel gioco; sarà sicuramente in cantina dentro a scatoloni pieni dei giochi della mia infanzia (e di quella di mia sorella)…

 

…Poi arrivò il primo computer; un Pentium. Lo ho ancora in casa o, meglio, ho ancora l’hard disk ma il monitor è stato sostituito. Lo ricordo ancora il primo monitor: uno schermo enorme che occupava tutta la piccola scrivania di metallo grigio ora, ormai, sostituito con uno schermo piatto a cristalli liquidi.

 

Certo che la vita è proprio cambiata con il computer; per non parlare di Internet….

Secondo voi, qualcuno rimpiange la vecchia penna e le lettere che si usavano una volta???

Io penso che se potessimo volare indietro nel tempo, la metà di noi, schiava di internet e del computer, non riuscirebbe a vivere neppure per un giorno nel passato; io compresa…

Quella che vedete qui sotto è una foto di come si presentava il grillo parlante; purtroppo non è il mio… è una foto trovata su internet…

Io e la mia memoria

Quella che vedete qui sotto rappresentata è la mappa concettuale della mia memoria. La prova numero 4 dell’esame di didattica della matematica consisteva, infatti, nel descrivere dove ciascuno di noi memorizza appuntamenti, date importanti ma anche conoscenze ed abilità.

Durante questi 4 anni di studio l’argomento della memoria è stato affrontato più volte anche se solo da un punto di vista prettamente anatomico e funzionale. Un aspetto fondamentale da sottolineare che l’apprendimento  sarebbe inutile se non avessimo la capacità di conservare nella mente ciò che abbiamo appreso per poterlo riutilizzare in un momento successivo in relazione alle esigenze ambientali e personali. La memoria può essere definita cm la capacità di conservare nel tempo le informazioni apprese e di recuperarle, quando servono, in modo pertinente. Essa è un sistema in continuo divenire dal momento che può essere considerata come un processo attivo e dinamico. La memoria, però, non è una fotocopia della realtà poiché dando vita a un processo di  elaborazione delle informazioni, essa implica in ogni caso un certo grado di distorsione rispetto a una visione oggettiva della realtà. Essa è,inoltre, limitata sia in termini quantitativi (ossia il numero di informazioni che possiamo immagazzinare) sia in  termini di durata (molti apprendimenti decadono dopo un certo periodo di tempo); questo rappresenta un problema solo in parte risolto dalla moderna tecnologia perché una volta che salviamo dei documenti in qualche memoria del computer essi rimangono per sempre – anche se li cancelliamo rimane sempre qualche traccia nell’hard disk- ma anche queste memorie hanno una capacità massima oltre la quale non si può andare.

Sapete che abbiamo 2 memorie???No, non sono pazza…perché non mi volete credere?Leggete qui e ne avrete la prova….

Atkinson e Miller scoprirono l’esistenza della MBT e della MLT:

1- Memoria Breve Termine (MBT) — conserva le info per circa mezzo minuto e ha capacità limitata. Lo studioso Miller coniò l’espressione “magico numero sette più o meno due” per indicare la portata limitata di tale memoria. Infatti la MBT è in  grado di conservare circa 7 unità di info ≠ dopo una singola presentazione senza ripetizione. Tale memoria è molto volatile a tal punto che la MBT può addirittura, in certe condizioni, durare solo 2 secondi. Per evitare il rapido deterioramento delle info esse vanno ripetute con frequenza per mantenerle presenti nel cuscino di reiterazione. Le info ripetute abbastanza a lungo vanno a finire nella memoria a lungo termine.

2- Memoria Lungo Termine (MLT) — nulla può essere qui presente se prima non è passato nella MBT; tuttavia la probabilità che il materiale contenuto in quest’ultima passi alla MLT dipende dalla reiterazione (ripetizione). Tale conservazione può durare alcuni anni, a volte tutta la vita. Gli studi recenti dimostrano che la MLT sia favorita dall’azione di una proteina che modifica i neuroni e potenzia la loro abilità a comunicare gli uni con gli altri soprattutto nell’ippocampo.

Allora, chi aveva ragione??? E sapete che esistono anche vari tipi di memoria?? Eccoli:

  • M. procedurale — riguarda la conservazione delle abilità e delle procedure con cui fare le cose. Essa ha una forma implicita e valutabile solo attraverso l’esecuzione delle attività in oggetto. Esempio eclatante è andare in bicicletta: tutti sappiamo farlo ma nessuno lo sa spiegare!!!
  • M. dichiarativa — concerne la conservazione delle conoscenze circa fatti che possono essere acquisite in una sola volta e che sono direttamente accessibili alla conoscenza.
  • M. episodica — si riferisce alla capacità di memorizzare  e recuperare eventi specifici  e contiene informazioni spaziali e temporali che definiscono dove e quando l’evento ha avuto luogo.
  • M. semantica — può essere considerata come un lessico mentale che organizza le conoscenze che una persona possiede circa le parole e gli altri simboli, i significati e le relazioni tra essi. Contiene, dunque, le info sul mondo in modo organizzato e astratto. 
  • M. autobiografica — indica la capacità di conservare le info e le conoscenze legate al sé a partire, di solito,dai tre anni (seconda infanzia). Tale memoria va considerata come una sorta di regia che attribuisce unitarietà e distintività alla nostra persona.
  • M. retrospettiva — concerne la conservazione e il recupero di ricordi riguardanti fatti e ricordi del passato.
  • M. prospettica — è la memoria per gli eventi del futuro.

 

Nella mappa ho invece mostrato come io organizzi i miei ricordi e quale supporto uso per facilitare il ricordo….C’è un problema però in tutto questo: conservo ricordi con talmente tanti supporti che alla fine non ricordo su quale ho salvato ciò che mi serve in quel momento!!!!

È pronta la cena….Buon Appetito anche a voi!!!!!!!

Libri addio, in aula usiamo il computer!

Oggi voglio commentare un articolo di giornale pubblicato sul settimanale Gente sull’uso del computer in aula. La bravissima giornalista Camilla Tagliabue racconta l’esperienza dell’istituto Pacioli di Crema dove i futuri ragionieri, geometri e corrispondenti in lingue estere studiano sui computer portatili anzichè sulle vecchie pagine dei manuali. Il progetto, primo in Italia, si chiama 1×1 e coinvolge 450 alunni di 15 classi. Il progetto è solo all’inizio; infatti  a essere studiate sul computer sono solo alcune materie come fisaca, matematica, geografia, informatica ed educazione alla pace. L’aspetto innotivo di questo progetto è dato dal fatto che tutto quello che l’insegnante usa durante la lezione viene automaticamente memorizzato sui computer: a casa, gli studenti potranno scaricare il materiale su cui studiare ed esercitarsi più facilmente. Per il professor Tiranti, responsabile del progetto, studiare con il computer da molti vantaggi:

– è più facile simulare le esercitazioni, soprattutto in materie come chimica e fisica;

– i contenuti sono resi più moderni ed accantivanti;

–  è pratico da gestire;

– il computer non deve essere cambiato ogni anno: permette un risparmio economico;

– occupa meno spazio dei libri ed è meno pesante.

Le immagini che seguono sono la scansione dell’articolo…

Personalmente penso che sia giusto usare le nuove tecnologie  e sfruttarle al massimo me non bisogna dimenticarsi che il computer è sempre e solo un mezzo che deve essere usato insieme ai normali e tradizionali supporti come libri e quaderni.

E voi??Che ne pensate di questo progetto???Fatemelo sapere…

Le api hanno bisogno un nido; aiutiamole!!!!

Durante la lezione di oggi il professore Lariccia ha spiegato come creare dei piccoli alveari usando Iplozero.

Sinceramente di tutte le attività proposte dal docente questa è stata, per me, la più difficile perché non riuscivo a cogliere il meccanismo che mi permettesse di disegnare quello che volevo.

Il professore ha introdotto l’argomento usando una specie di sfondo integratore; ci ha chiesto di creare degli alveari per delle api che non avevano più la loro casa. E noi lo abbiamo aiutato creando dei poligoni esagonali.

Unendo questi poligoni e colorandoli di diversi colori abbiamo dato libero sfogo alla nostra fantasia creando chi fiori multicolori, chi  sentieri chi, ancora, campi di margherite…

E così, sperimentando, provando e creando si sono fatte le 12.30; la lezione era ormai finita ed era il tempo di lasciare il posto ad altri studenti…

A martedì prossimo…

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